A tutta birra !

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Questa è una pannocchia di humulus lupulus. E quando vi scolate una buona birra bevete una notevole quantità di essenze prodotte da questa pianta che dalle nostre parti si può trovare facilmente allo stato selvatico, in particolare lungo i reticolati e le siepi attorno al Pioverna. Quelli che ne consumano i germogli primaverili a scopo alimentare li chiamano asparagi selvatici ma noi preferiamo il nome più diffuso: luppolo. Stiamo infatti parlando dell’ingrediente fondamentale e immancabile nella produzione della birra, di qualunque tipo, origine o specie sia: tedesca, belga, messicana, italiana e premanese (sì, c’è un birrificio anche a Premana) neozelandese o americana.

Sembra strano ma la medaglia d’oro mondiale nella produzione di questa universalmente nota bevanda è la Cina, che nel 2019 ha immesso sul mercato quasi 400 milioni di ettolitri di birra, seguita a ruota da Stati Uniti, Brasile e Messico. La birra è una delle più antiche bevande alcoliche create dall’uomo. Se ne ha notizia fin dal settimo millennio avanti Cristo in particolare presso gli Egizi e in Mesopotamia dove i Sumeri ne producevano in quantità tali che il Codice di Hammurabi (18esimo secolo a. C.) se ne è dovuto occupare regolamentandone produzione e vendita. Per un lungo periodo, nel Medioevo, grazie al suo elevato potere nutritivo, ha rappresentato una componente fondamentale dell’alimentazione in alcune regioni dell’Europa settentrionale.

In tutto il mondo si producono e si bevono ogni anno molti miliardi di litri di birra che deve il suo caratteristico sapore amarognolo proprio agli olii essenziali contenuti nelle infiorescenze femminili del luppolo di cui esistono numerose varietà ciascuna delle quali impartisce al prodotto finale aromi e proprietà organolettiche diverse. Il Luppolo possiede anche lievissime proprietà sedative e lievemente ipnotiche dal momento che è un lontanissimo cugino della cannabis sativa, sì proprio quella della marijuana. Ma non fatevi in casa infusi o decotti di luppolo poiché è facilissimo confonderlo con altre piante simili molto diffuse e fortemente tossiche. Rischiereste di andare a tutta birra al pronto soccorso.

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