6 Giugno 1944, Il Giorno più lungo

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Certamente oggi è un giorno storico, che ha segnato lo svolgimento della II Guerra Mondiale: ottanta anni dal “Giorno più lungo” il D-DAY , lo sbarco dei soldati alleati in Normandia il 6 Giugno 1944.
Celebrato anche in tanti films e documentari, tra cui non possiamo non ricordare il bellissimo film di Stephen Spielberg , “Salvate il Soldato Ryan” che nei primi terrificanti 20 minuti ci regala una descrizione piuttosto realistica dei tragici avvenimenti, in cui morirono migliaia di soldati alleati (Americani, Inglesi e Francesi).

In realtà la Guerra aveva già cominciato a declinare nel verso “giusto” all’inizio del 1943: la vittoriosa Battaglia di Stalingrado (settembre 1942 Febbraio 1943) , poi il ritiro del corpo d’armata di Rommel dall’Africa, ottobre 1942 la Battaglia di El Alamein, Febbraio 1943 la cattura di tutta l'”Afrika Korps” Tedesca e degli ultimi soldati italiani, a cui era stato proibito da Hitler di ritirarsi e magari di rafforzare la Sicilia in attesa della nuova invasione alleata, che si realizzerà per l’appunto nel Luglio 1943 nei dintorni di Gela.

Era Stalin soprattutto che chiedeva insistentemente l’apertura di un nuovo fronte a Occidente, mentre a Oriente i soldati Sovietici cominciavano a respingere le truppe di occupazione naziste : in una fuga precipitosa da parte degli Italiani (la ritirata degli Alpini nel Gennaio Febbraio 1943), con una retrocessione molto più lenta da parte dei Tedeschi, guidati dal Generale Erich Von Manstein.
I Russi ci misero più di due anni ad arrivare alle porte della Germania.

Gli Alleati a dire il vero se la presero con comodo : Stalin (l’Unione Sovietica era sempre vista con sospetto) dovette aspettare circa un anno perchè le sue sollecitazioni venissero eseguite.
Il “Piano Overlord” era sicuramente complesso, si trattava di mobilitare migliaia di navi e centinaia di migliaia di soldati, verso un territorio che i Nazisti, padroni della Francia dal Giugno del 1940, avevano avuto tutto il tempo di fortificare.
Poi nel frattempo c’erano state anche delle esperienze abbastanza negative: lo Sbarco di Anzio per esempio (22 Gennaio 1944) che doveva facilitare la liberazione di Roma e far avanzare più velocemente la riconquista dell’Italia , fu sostanzialmente un grave fallimento, a causa soprattutto della resistenza durissima delle forse Tedesche comandate da Albert Kesselring.
Roma poi era poi finalmente caduta il 4 Giugno 1944, due giorni prima del D-Day : un segnale positivo e incoraggiante per gli Alleati !
Il tempo in Normandia agli inizi di Giugno, come è noto, era pessimo, e il Feldmaresciallo Rommel, che dalla Tunisia era volato a Berlino per difendere la Francia, convinto che l’attacco alleato sarebbe stato rimandato, in quei giorni era a Berlino, a comprare un paio di scarpe per sua moglie che festeggiava il compleanno !

Gli Alleati avevano fatto credere ai Tedeschi che l’attacco si sarebbe sviluppato su Calais, ma la scelta cadde sulla Normandia, per quanto essa fosse difesa da molti bunker, cavalli di frisia sulla spiaggia, e una forte ragnatela difensiva.

Anche qui però furono fatti degli errori clamorosi, da parte dei vertici militari alleati. Se tutto andò abbastanza bene nelle spiagge denominate Juno, Sword , Gold e Utah (dove le resistenze tedesche vennero sconfitte in tempi ragionevoli) su quella denominata Omaha Beach (dove è ambientato il film di Spielberg) si sfiorò il disastro, tant’è che Eisenhower a un certo punto sembrava meditasse addirittura l’annullamento delle operazioni.

I bombardamenti lanciati dalle navi al largo della costa contro i bunker tedeschi furono troppo imprecisi, idem per quelli aerei carenti e imprecisi (non c’era la tecnologia laser come oggi !) .
I soldati americani furono quindi lanciati sulla spiaggia contro dei bunker perfettamente funzionanti, e a migliaia furono sterminati dalla mitragliatrici tedesche (un soldato tedesco che fu poi fatto proigioniero rivelò che solo lui ne aveva uccisi almeno 150) .
Anche il lancio dei paracadutisti, la sera prima, era stato un disastro. Il loro obiettivo era quello di colpire i Nazisti alle spalle, paracadutati sulle campagne francesi poco lontano dalla costa, ma purtroppo per loro i Tedeschi li stavano aspettando !
Molti furono uccisi come tiro al bersaglio mentre erano ancora in volo, altri sbagliarono direzione e si persero nelle campagne (finendo poi per essere o uccisi o se erano fortunati catturati) molti altri annegarono addirittura, col loro pesante equipaggiamento, nelle pozzanghere che i Tedeschi avevano preparato, allagando le campagne, proprio per impedire l’arrivo dei paracadutisti.

In più Rommel, furioso per l’errore commesso, raggruppò nei dintorni di Caen tutte le Divisioni tedesche disponibili (almeno quelle che non erano impegnate in Russia) per cercare di rimandare subito indietro le truppe alleate sbarcate in Normandia, circondandole completamente.
Mancò poco che ci riuscisse, i combattimenti furono violentissimi, i soldati Alleati ci misero più di due mesi per arrivare a Parigi, liberata finalmente il 25 Agosto 1944, che tra l’altro era stata tutta riempita di dinamite perchè per Hitler doveva completamente essere distrutta (consiglio il bel libro “Parigi brucia”).

Insomma , non fu facile liberare la Francia. L’Europa e le democrazie occidentali hanno sicuramente un grande debito di riconoscenza verso l’Inghilterra, che non si è mai arresa a Hitler anche quando nel 1941 sembrava invincibile, sia verso gli Stati Uniti, che hanno sacrificato centinaia di migliaia di giovani vite per liberare i nostri territorio dall’obbrobrio del Nazismo e del Fascismo !

Enrico Baroncelli

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